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La convergenza tra nanotecnologie, biotecnologie, neuroscienze e informatica avrà un impatto rivoluzionario non solo sul nostro mondo, ma su noi stessi. Queste tecnologie, infatti, "hanno cominciato a fondersi con la nostra mente, i nostri ricordi, il nostro metabolismo, la nostra personalità, la nostra progenie e forse anche la nostra anima". Le nanotecnologie consentono di manipolare la materia "atomo per atomo": farlo con le mani sarebbe come afferrare una capocchia di spillo con una gru larga un chilometro. Eppure oggi è possibile. Delle ricadute si parla con un linguaggio che pare quello di "Star Trek"; elettronica molecolare e computer quantistici, celle solari superefficienti e biosensori, uomini potenziati sull'esempio di Oscar Pistorius. E non è lontano il giorno dei nano-farmaci e del nano-dosaggio, né quello in cui ci saranno iniettati nano-robot capaci di "riparare" le cellule difettose o sostituirle una per una. Il "viaggio allucinante" raccontato da un vecchio film è già quasi realtà.